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Carenza di autisti professionali: cosa fare?
La carenza di autisti professionisti sta emergendo come una delle sfide più significative del settore dei trasporti, con impatti notevoli su varie industrie.
Mentre l’Europa è al centro di questa crisi, il fenomeno si sta diffondendo su scala globale, suscitando preoccupazioni e richiedendo soluzioni creative per garantire la continuità delle operazioni.
Infatti, secondo i dati dell’IRU (Unione Internazionale Trasporti Stradali) a livello globale mancherebbero all’appello circa 1 milione di autisti, di cui 20mila in Italia nel trasporto merci e 7mila nel trasporto persone.
Inoltre, secondo molti, i dati sarebbero sottostimati.
Le Regioni corrono ai ripari come possono, per esempio la Regione Veneto si è trovata a sopprimere molte corse di linea a causa della mancanza di personale, e addirittura ha ingaggiato autisti provenienti dall’Argentina, dove le regole stradali sono simili alle nostre.
Quali sono le ragioni che hanno portato negli anni a questa penuria? Quali gli effetti e quali le soluzioni. Proviamo a dare delle risposte.
Le radici della carenza di autisti in Italia
1. Invecchiamento della forza lavoro
Una delle principali ragioni di questa carenza è l’invecchiamento della forza lavoro degli autisti. Molte persone che operavano in questo settore si stanno avvicinando alla pensione, e il numero di giovani che entrano a far parte di questa professione è insufficiente a colmare il divario.
2. Difficoltà nell’attrezzare nuovi autisti
Diventare autista professionale richiede investimenti significativi in formazione, licenze e attrezzature. Questo può scoraggiare i giovani aspiranti autisti, contribuendo ulteriormente alla carenza.
L’impatto su diversi settori industriali
1. Trasporti e Logistica
La carenza di autisti ha un impatto diretto sul settore dei trasporti e della logistica, rallentando le consegne e aumentando i costi operativi. Le aziende stanno cercando soluzioni innovative, come veicoli autonomi, per colmare questo vuoto.
2. Settore turistico e trasporto pubblico
Anche il settore turistico e dei trasporti pubblici è gravemente colpito. La mancanza di autisti di bus e conducenti di veicoli turistici influisce sulla mobilità e sull’esperienza del viaggiatore.
Soluzioni in vista
1. Migliorare le Condizioni di Lavoro
Migliorare le condizioni di lavoro per gli autisti può essere una soluzione efficace. Salari competitivi, benefici e orari di lavoro più flessibili possono rendere questa professione più attraente per i giovani.
Abbiamo parlato in un precedente articolo dello stress da camionista.
2. Investire in formazione
Gli investimenti in programmi di formazione di alta qualità possono generare nuovi talenti per colmare il divario. Incentivare l’accesso a percorsi di formazione potrebbe essere cruciale.
Ed è questa la via intrapresa anche dal nostro Governo con i vari bonus patente; i voucher, l’ultimo fino a 2500 euro, cercano di coprire parte delle spese per l’ottenimento delle patenti professionali e della Cqc, obbligatoria per lavorare nel settore.
Conclusioni
La carenza di autisti professionali è un problema urgente che richiede attenzione e azione. Affrontare questa sfida richiederà un approccio collaborativo da parte delle industrie interessate, dei governi e delle autoscuole.
Solo attraverso sforzi congiunti possiamo garantire la continuità delle operazioni e la mobilità globale.
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